20090720

Toccata und Fuge

aveva tutto sotto controllo, vita sociale attiva e soddisfacente, lavoro stimolante, una famiglia che, alla soglia del sopportabile, lo incoraggiava, spingeva a dare di più. per sé stesso.
in uno di quei giorni in cui tutto sembrava sublimamente normale - non dico pianificato, esagererei - ecco che arriva quel poco che basta per stravolgere il tutto. rendere il resto un'attesa per esso; l'effetto farfalla: basta un battito d'ali di farfalla in marocco, per scatenare un cataclisma a stoccolma.
lui l'adorava la sua Stoccolma, ma in quel momento adorava anche quel battito d'ali che così fascinosamente aveva stravolto - in meglio - la sua vita.
ma a seguito di ogni ascesa vi è una discesa. il punto era che la cima di quel dosso non la vedeva proprio. o meglio sapeva che ci sarebbe arrivato, ma detestava doverci pensare. era così preso da quella dolce condizione da esserne avido. non lo impauriva neanche il come, tanto era preso.
il suo ego era ghiotto allo strenuo di cose che lo potessero ricondurre al dolce pensiero che stesse vivendo quell'inaspettata circostanza. feticista, sì.
il suo alter ego, dal suo canto, lo forzava a non attaccarsi troppo. né a quelle cose, né a Lei.

certa gente è convinta di essere dotata di particolari doti d'intuito.. la verità è che tutto è razionalmente calcolabile e che ogni attimo seguitiamo a sbattere quelle ali di farfalla che stravolgono la vita propria e degl'altri.
e ora che anche lui ha riconosciuto le sue ed ha imparato a conoscere quelle degli altri, non può fare a meno di regredire nel passato. risentimenti per quelle che non ha saputo cogliere, malinconia per quelle uniche che ha lasciato andare. è stato un peccato.
c'è di buono che ora lui sa.

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Grazie,
Gio.