20091202

La carne mentirà

Sono poche le volte
in cui palpi davvero
– cristo, non so che cosa in realtà...
Fraternizzazione? amore? imbarazzo?
Uno di quelli, insomma –
mentre parli con chi ti è stato vicino per una vita
ma vicino come due acciughe nella stessa scatola:
morti, zitti, senza fiato;
solo la carne l'accomuna
la carne e la morte.

D'improvviso torna
a prendere vita
a parlare.

L'olio scivola sui fianchi,
i capelli lucidi, le labbra e le dita rapprese
espettora del liquido stantìo
e, sì, parla.
Dei rischi che mi ha fatto scampare
della vita di cui mi ha privato
di quante cose si facciano senza nemmeno aver la cognizione del perché
di quelle per le quali ero conscio ma non partecipe
di quanto aver pane e figa sia giusto!
di quanto pane e indifferenza abbia digerito

I pensieri non sempre si rincorrono produttivamente
come dovrebbero.

Da parte mia va bene tutto:
la soddisfazione d'aver fatto
non la scelta giusta
(e nemmeno quella sbagliata),
ma una scelta, semplicemente
senza gusci né ali
ha il costo
che riscuoterò, mio malincuore, da chi
per anni ha ignorato la scelta giusta
che su di me avrebbe dovuto fare.

Nessuno sarà più così,
la carne mentirà.
La mia, per prima.